In cosa consiste effettivamente l’agevolazione sui mutui 2018? Si tratta di una detrazione Irpef sugli interessi passivi e i relativi oneri accessori, pagati sui mutui ipotecari per la ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale.
L’importo detraibile e i limiti
L’importo detraibile corrisponde al 19% degli interessi passivi (pagati), ottenibile mediante indicazione nella dichiarazione annuale dei redditi.
Per ristrutturazione o costruzione si intendono tutti gli interventi realizzati in conformità al provvedimento comunale che autorizzi una nuova costruzione, compresi gli interventi di ristrutturazione edilizia. Il tetto massimo sul quale calcolare la detrazione è pari a 2.582,25 euro.
Chi può usufruire delle detrazioni sui mutui?
La detrazione Irpef spetta al contribuente che stipula il contratto di mutuo pet l’unità immobiliare che diventerà l’abitazione principale, cioè quella nella quale il contribuente e/o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Documenti necessari per richiedere la detrazione Irpef sul mutuo
Al fine di ottenere l’agevolazione, il contribuente deve essere in possesso di:
- quietanze di pagamento degli interessi;
- copia del contratto di mutuo per costruzione o ristrutturazione;
- documentazione comprovante l’effettivo sostenimento delle spese di realizzazione.
Modalità e condizioni per richiedere la detrazione Irpef sul mutuo
- il mutuo deve essere stipulato dai 6 mesi antecedenti ai 18 mesi successivi alla data di inizio dei lavori di costruzione;
- l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro 6 mesi dal termine dei lavori;
- il mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale.
L’importo della detrazione Irpef ottenibile
La detrazione sul mutuo è limitata all’ammontare degli interessi passivi riguardanti l’importo effettivamente utilizzato annualmente per la costruzione dell’immobile. È importante sapere che il diritto alla detrazione viene meno se l’immobile non è più utilizzato come abitazione principale.
Per ulteriori approfondimenti, vi invitiamo a consultare l’ultimo aggiornamento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.